Chomsky si interroga sul rapporto tra democrazia e istruzione e, soffermandosi sulla tradizione libertaria di sinistra radicata nei valori dell’illuminismo, individua nell’istruzione una leva di cambiamento sociale. Non c’è democrazia senza educazione, non c’è società realmente libertaria e illuminata fin quando il fine della produzione è una produzione di beni e non di esseri umani liberi, reciprocamente associati in condizioni di uguaglianza, in cui non si è solo spettatori ma partecipi. Una lucida denuncia dei poteri forti e dell'imperialismo americano a danno dei paesi deboli, dei bambini e dei lavoratori schiavizzati.