Pubblicato nel 1888, “Il cappello del prete” è il romanzo più famoso di Emilio De Marchi ed è stato tradotto in numerose lingue. Ambientato a Napoli, narra le vicende del nobile squattrinato Carlo Coriolano, barone di Santafusca che, ridotto alla rovina dai debiti di gioco e da una vita dissipata, uccide don Cirillo, un ricco prete usuraio, per rubargli i suoi soldi. Purtroppo, sebbene il suo è un “delitto perfetto” pecca in un dettaglio: il cappello del prete. Questo diventa un indizio pericoloso, che tormenterà il barone con allucinazioni ricorrenti. E sarà proprio il cappello a inchiodarlo durante il processo in Tribunale.
“Il cappello del prete” è ancora oggi un esempio di letteratura d’intrattenimento di alto livello, al pari di altri grandi scrittori come Dostoevskij, Manzoni, Verga, Capuana.